Abbiocco post-pranzo
- Dott.ssa Ornella Bonafede
- 26 ago 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Settembre è alle porte. Da sempre lo considero il mese delle ripartenze, delle nuove opportunità… Sarà che c’è anche il mio compleanno.
Forti della serenità estiva ci lasciamo le vacanze alle spalle. È il momento di rimettersi in gioco tra lavoro, università e scuola.
Allora ecco, ho pensato di lasciarvi questo post con una breve specifica sull’odioso abbiocco post- pranzo.
L’abbiocco è correlato alla quota di cereali che mangiamo. E nel tipico pranzo italiano, si sa, il piatto principale è la pasta!

I cereali contengono un aminoacido chiamato triptofano. Può essere trasformato prima in serotonina e successivamente in melatonina. Le molecole della serenità e del sonno! La melatonina è la solita molecola che si ritrova nei farmaci per affrontare il jet leg favorendo l’addormentamento. Quindi più pasta (cereali in generale) mangiamo e maggiore sarà la quantità di triptofano che potrà essere trasformata in serotonina e melatonina.
Se non possiamo concederci la siesta ecco cosa fare:
1- Evitare la piattata di pasta ma preferire un secondo (carne/pesce/uova/legumi) + contorno di verdure + piccola fonte di cereali.
2- Evitare pranzi che impegnano molto la digestione: evitare porzioni abbondanti, piatti ricchi di
grassi, per esempio fritture o sughi molto pesanti (besciamella, abbondanza di olio o burro).
3- Bere a sufficienza. Più siamo disidratati e più ci sentiremo stanchi e affaticati.
4- E infine, l’ultimo consiglio tanto banale quanto efficace: bersi un bel caffè.
E a cena che si fa? Di nuovo secondo?
No, semplicemente invertiamo la disposizione dei pasti. A cena mangeremo il primo. Che ricordo, non è un problema, nemmeno per chi segue percorsi di dimagrimento, perché ciò che fa la differenza è la somma di quello che mangiamo nella giornata.
Anzi, se si soffre di insonnia potrebbe essere un buon rimedio!
Comments