Per rispondere dobbiamo prima parlare della caffeina, vera responsabile degli effetti più noti del caffè:
- aumenta la concentrazione, diminuisce il senso di stanchezza, ritarda il sonno,
- aumentare la diuresi,
- induce la vasocostrizione delle arterie celebrali (ecco perché si dice che a volte può aiutare a far passare il mal di testa).
Questi effetti sono dose dipendente, cioè più caffeina si introduce e più l’effetto è amplificato.
Sebbene gli effetti elencati sopra siano positivi, se si esagera si può incorrere anche in ansia, flash di luce, variazioni del comportamento.
Già 100 mg di caffeina possono influire sulla durata e sulla qualità del sonno tra gli adulti, soprattutto se consumate poco prima di andare a dormire.
Secondo gli studi, la quantità massima entro la quale non si corrono rischi per la salute è di 400 mg di caffeina al giorno. Questa quantità è riferita alla popolazione adulta sana.
Ci sono però delle condizioni particolari che necessitano di specifiche come per le donne in gravidanza. Loro infatti dovrebbero ridurne l’assunzione a massimo 200 mg al giorno. A lungo termine il consumo eccessivo di caffeina è stato associato a problemi di ridotto sviluppo del feto (questa molecola attraversa molto facilmente la placenta).
⚠️ Attenzione, la caffeina non si trova solo nel caffè ma anche in altri alimenti tipo: cioccolato (sia al latte sia fondente), bevande energetiche, tè, bevande al gusto cola, bacche di guaranà.
Quindi, se l’unica fonte di caffeina proviene dal caffè, massimo 5 al giorno e per le donne in gravidanza massimo 2 (ipotizzando che una tazzina di espresso contenga in media 90/100 mg).
Consideriamo però che la quantità di caffeina negli alimenti è molto variabile.
Dipende dalla pianta da cui è stato prodotto il chicco di caffè, dai trattamento subiti etc.. e questa è solo una media appunto. Quindi meglio stare sempre sotto al limite massimo!