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  • Immagine del redattoreDott.ssa Ornella Bonafede

Ovaio Policistico, cos'è e quando sospettarlo

Aggiornamento: 19 feb 2021

La sindrome dell’ovaio policistico è uno squilibrio ormonale molto comune e rappresenta una delle cause più frequenti di infertilità anaovulatoria, ovvero, dovuta ad una mancanza o ad una riduzione di ovulazione.

Colpisce dal 5 al 15% delle donne nel periodo che va dal menarca (prima mestruazione) alla menopausa.


Detti così, questi numeri, possono dire poco ma pensate ad una scuola superiore della vostra città.

In una classe con 20 ragazze, 3 potrebbero riscontrare questa patologia.

Moltiplichiamolo adesso per tutte le ragazze presenti nella scuola e poi per tutte le ragazze delle scuole superiori dei comuni limitrofi fino a comprendere quelle di tutta Italia.

Inizia ad essere un bel numero eh? E non finisce qui, perchè nella conta dobbiamo includere anche le donne fino ai 50 anni circa.


Ma, che cos'è in sostanza questa sindrome?

La PCOS (abbreviazione che sta per sindrome dell'ovaio policistico) è caratterizzata da un' alterazione degli ormoni sessuali femminili e dall'aumento degli ormoni maschili.

L'aumento degli ormoni maschili, nel corpo della donna, provocano degli effetti visibili facendo emergere tratti più mascolini.

Tuttavia, non tutte le donne riscontrano le stesse manifestazioni e si differenziano anche diversi gradi di intensità.


A livello metabolico, oltre ad uno squilibrio degli ormoni sessuali, si osserva spesso anche una condizione chiamata "resistenza insulinica", che va a braccetto con l'aumento della glicemia nel sangue. Questo si traduce in una minor capacità di dimagrire che si connette ad una maggior predisposizione ad ingrassare.


Dagli studi scientifici è emerso che una condizione di sovrappeso o obesità tendono a peggiorare il quadro clinico, mentre una riduzione del peso del 5-10% influisce positivamente apportando un miglioramento su tutto il quadro clinico.


La qualità dell'alimentazione (ovvero la scelta di quello che mettiamo nel piatto) ha un impatto diretto sull'equilibrio ormonale, nel prossimo articolo vedremo quali sono i capisaldi di una buona alimentazione e a cosa prestare attenzione per apportare dei miglioramenti.


Prima, però, vorrei parlarvi di quando può nascere il sospetto di ovaio policistico e per iniziare ad indagare più approfonditamente, perchè, come tute le patologie, prima si scopre e prima si arginano i problemi.


Quando nasce il sospetto di ovaio policistico?

  • Quando il ciclo mestruale è molto irregolare, con intervalli molto lunghi o molto brevi tra una mestruazione e l’altra.

  • Quando dopo ripetuti tentativi non si raggiunge la gravidanza.

  • Quando si hanno spiccati segni di acne, pelle grassa, irsutismo, perdita di capelli.

  • Localizzazione del tessuto adiposo prevalentemente a livello addominale o aumento del peso di difficile gestione.

Questi sopra elencati sono aspetti che possono farci venire il dubbio, ma non rappresentano i criteri con cui si fa diagnosi, che invece vediamo riportati proprio qui sotto.


Diagnosi

Come tutte le diagnosi è il medico che se ne occupa, questo quadro clinico solitamente viene indagato dal ginecologo oppure dall’endocrinologo.

Si può fare diagnosi di PCOS quando si presentano almeno due dei seguenti parametri:


  • oligo-anovulazione, ovvero si riduce (oppure è del tutto assente) l’ovulazione, valutabile con esami del sangue.

  • Segni di iperandrogenismo, osservabili dagli esami del sangue e aspetti clinici (ACNE, IRSUTISMO, ALOPECIA)

  • ovaio policistico (tramite ecografia delle ovaie, si osservano dei follicoli aumentati in numero e volume).

ACNE:

L'acne si manifesta nel 12-14% delle donne con PCOS.

Un alto livello di androgeni può spingere verso una maggior produzione di sebo a livello cutaneo e può indurre una maggior predisposizione nella formazione di comedoni (punti neri) o pusutole (brufoli con puntino bianco, per intenderci).


IRSUTISMO:

Aumento della peluria che viene valutata in 9 parti del corpo:

  • mento, labbro superiore, aree periareolari e intermammari, parte superiore e inferiore della schiena, addome superiore e inferiore, arti superiori e inferiori.

La peluria è una caratteristica abbastanza presente.

L’elettro-epilazione è l’unica tecnica efficace nel rimuovere permanentemente i follicoli piliferi, anche se è operatore-dipendente e, se mal utilizzata, può produrre discromie e cicatrici.

Le fototerapie (laser o luce pulsata) non rimuovono il pelo superfluo in maniera definitiva ma comportano una riduzione del 50% circa per sei mesi o anche dell’85% fino a 12 mesi.


ALOPECIA:

Nelle donne questo termine non indica una perdita netta, ma è più un diradamento dei capelli e/o assottigliamento. Si deve ad un aumento degli androgeni e spesso è accompagnata da forfora e cute grassa.


Nel prossimo articolo vedremo come utilizzare gli alimenti per trarre un beneficio dall'alimentazione e ripristinare, in parte, un'equilibrio perduto.

Se hai delle domande specifiche puoi lasciarle qui sotto!

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